http://www.erbaviola.com/2007/09/05/lorto-di-settembre-e-il-tempo-dei-bilanci.htm
In particolare sono soddisfatta di alcuni cambi di specie di orticole che ho fatto con l’intento di avere prodotti più adatti al mio terreno e che richiedano un minore consumo di acqua.
- MELANZANE:
Nel cambio di tipologia è stato il successo migliore della stagione, sono molto soddisfatta. In particolare, ho abolito le melanzane tonde, che richiedono molta acqua e sole costante per crescere. Hanno anche lo svantaggio che con 2-3 giorni di pioggia arrestano la crescita del tutto e addirittura se sono prossime alla maturazione cominciano a deteriorarsi per muffe e marciumi vari. Intendo queste:
le ho sostituite con le melanzane lunghe violette:
hanno frutti di massimo 20/22 cm, sodi, con pochissimi semi. Hanno una polpa così soda che non c’è nemmeno bisogno di salarle e farle scolare prima di usarle.
Una di queste melanzane lunghe è circa 1/3 di una di quelle tonde ma il vantaggio è che maturano velocemente, rimangono sode a lungo sia attaccate alla pianta che in frigo (almeno 5 giorni) e la produzione è più alta con meno acqua. In pratica: apparentemente sono più piccole ma una pianta ne fa talmente tante che alla fine in quantità sono di più di quelle tonde. - CAROTE: Dall’anno scorso sono passata dalle bustine di “Carote” generiche alla semina di “Carota rubrovitamina”. A parità di acqua e terreno con le precedenti, la produzione è altissima, ho contato circa 8/9 kg per meno di 1 mq.
Ho visto però che alcune tendevano a spaccarsi e avevano un sapore più debole, così ho ridotto l’acqua e sono venute benissimo, anche più saporite. Ho deciso quindi di tenere questa varietà che con il mio terreno è molto produttiva e richiede meno acqua delle varietà comuni.
Come si vede dalla foto non hanno l’”appeal” da supermercato e non sono di quel ridicolo colore arancio fosforescente. Ma sono buonissime
Trovo ancora difficile ricavare i semi anche perchè i signori macaoni sono grandi mangiatori di barbe di carota … ma sono così belli che posso anche mettere in conto questi 1,75 euro di sementi ogni due mesi
- INSALATA Le lattughe e in genere l’insalata a cespi richiede tanta acqua, oltretutto il sistema di piantagione che prevede spazi di terreno incolto tra un cespo e l’altro richiede altrettanta acqua che va tutta in evaporazione durante il giorno. Fino a giugno ho ovviato al problema impuntandomi a dare poca acqua e ‘parando’ l’evaporazione con una copertura di tessuto-non-tessuto che evitava anche la bruciatura da sole delle lattughe.Da metà giugno ho messo solo misticanza 4 stagioni con i seguenti vantaggi:
- secondo me 16 varietà di lattughini, valeriana e radicchi insieme, rendono l’insalata più buona e l’apporto in vitamine e sali minerali più vario rispetto a un tipo solo di insalata
- piantandola a spaglio, copre tutto il terreno, mantenendolo umido e fresco anche durante il giorno. La traspirazione è ridotta e il consumo di acqua minore.
- tagliando con frequenza, ricresce per tutta la stagione. Ne ho fatta una prosa intera lunga circa 4,5 mt, quando arrivo alla fine con il taglio, quella all’inizio è già ricresciuta
- grazie alla semina a spaglio e alla crescita fitta della misticanza, ci sono veramente poche erbacce da togliere, al contrario delle lattughe che richiedevano un controllo quasi quotidiano
- POMODORI Ho dato la preferenza a quelli piccoli, stesso discorso delle melanzane. Ci mettono poco a maturare e le piante sono perennemente cariche. Ho messo pakino e roma. L’unica qualità più grande, dei perini ottenuti da semi che mi avevano regalato, è una delusione totale: quando maturano, in ritardo cronico, hanno la buccia durissima e il sapore è acquoso Per l’anno prossimo proverò qualche altra qualità sempre a risparmio idrico ma sulle varietà precise mi sto ancora informando
- SPINACI Ho provato la qualità Matador. E’ uno spinacio medio che cresce bene anche senza acqua e ha una qualità particolare che ho scoperto in una trasmissione inglese di giardinaggio: è ottimo per il sovescio, ovvero per rigenerare il terreno. Quando le foglie cominciano a essere non più tenerissime, si zappa e si rivolta il terreno senza togliere le piante di spinacio che contribuiranno a concimare e migliorare il terreno fissandone l’azoto (importantissimo per chi pratica l’agricoltura vegan e non usa concimi animali)
E, naturalmente, son qui che aspetto con una secchiata di neem quelle terribili scroccone delle cavolaie. Vedremo se il neem riuscirà a tenerle lontane…
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