Breve guida alla coltivazione casalinga del luppolo
FONTE: http://www.arsbirraria.org/
Dopo aver parlato della fase di raccolta e conservazione del luppolo “homegrowed”, è arrivato il momento di affrontare l’argomento più importante: la coltivazione in casa. La primavera è infatti ormai alle porte e si sta avvicinando il momento perfetto per piantare. Prima di affrontare la parte tecnica è però giusto parlare un po’ della storia di questa strana pianta, che da più di 1000 anni viene adoperata per amaricare, profumare e stabilizzare la birra.
Il luppolo (nome botanico Humulus lupulus) è una pianta rampicante, molto diffusa nell’Italia centro-settentrionale, che cresce spontaneamente lungo le rive dei corsi d’acqua e ai margini dei boschi, fino a circa 1000 metri di altitudine. Ovviamente non possiamo utilizzare nelle nostre birre il luppolo selvatico, in quanto non è possibile capire quali componenti aromatiche e amare ci può fornire. Occorre quindi coltivare varietà ben definite e selezionate, in modo da avere un controllo completo in fase di birrificazione, a seconda dello stile di birra scelto. Per la produzione della birra viene infatti adoperata l’infiorescenza femminile, o cono, prodotta dalla pianta femmina del luppolo. All’interno di ogni cono è presente una polvere giallastra composta da resine (principalmente alfa-acidi e beta-acidi responsabili del grado e tipo di amaro), polifenoli (es. flobafeni, xantumolo) e oli essenziali (responsabili del caratteristico profumo del luppolo), tutti variabili a seconda del tipo di luppolo.
I rizomi
La pianta cresce e si propaga da una grossa radice chiamata rizoma, dalla quale poi partono i tipici tralci rampicanti. Per iniziare la coltivazione è necessario quindi procurarsi i rizomi, facendo delle talee da piante già esistenti oppure acquistandoli presso negozi esteri specializzati. In Italia, ad oggi, non esistono negozi dedicati alla produzione e vendita di rizomi, mentre ce ne sono parecchi nei paesi con maggiore tradizione brassicola (Belgio, Germania, Inghilterra, Repubblica Ceca).
L’acquisto dei rizomi è la soluzione più semplice ed efficace, ma ha bisogno di alcune accortezze: occorre infatti che la spedizione parta nei primi giorni della settimana, in modo da ricevere il rizoma dopo massimo 2-3 giorni. I vasetti con il rizoma normalmente vengono spediti avvolti nel giornale bagnato per mantenere l’umidità, ma purtroppo le condizioni di trasporto dei corrieri qualche volta danneggiano irrimediabilmente il rizoma. Una volta ricevuti i vasetti, è possibile conservarli in frigo fino a quando non sarà arrivato il momento per piantarli.
Il terreno di coltivazione
Come indica la seconda parte del nome botanico (lupulus = lupo), il luppolo è una pianta molto resistente e selvaggia, che cresce anche in terreni poveri di sostanze nutritive. Per poter avere un buon raccolto è necessario, però, seguire alcune indicazioni. Il luogo ideale per far crescere il luppolo deve essere una zona:
- esposta a sud, con una esposizione al sole di almeno 6-8 ore al giorno
- con un buon ricircolo di aria per prevenire le malattie e i parassiti
- riparata dai forti venti per evitare che la pianta si danneggi
- con un terreno fertile (con un pH compreso fra 6 e 7,5) e un buon drenaggio.
Queste condizioni sono pressoché indispensabili per avere un raccolto decente e sano. Nel caso abbiate terra molto argillosa è possibile unire sabbia e ghiaia, in modo da alleggerire la massa e aumentare il drenaggio
Piantare i rizomi
Il periodo migliore per piantare è da marzo a maggio, passate le ultime gelate. La tecnica consiste nel creare una collinetta alta circa 15 cm e sistemare orizzontalmente il rizoma (o al massimo due) a circa 10 cm di profondità. Le radici devono essere posizionate verso il basso e i germogli bianchi dei tralci verso l’alto per facilitare la crescita.
Sulla collina, e intorno ad essa, è consigliata l’applicazione di uno strato di pacciame (paglia, foglie secche o corteccia di pino sminuzzata) in modo da evitare la proliferazione delle piante infestanti e ridurre l’evaporazione dell’acqua dal terreno. La terra intorno al rizoma deve essere infatti sempre umida.
Se pensate di piantare varietà differenti dovete mantenere fra una pianta e l’altra una distanza di almeno un metro e mezzo per evitare “intrecci” al momento della crescita. Nel caso intendiate piantare 2 rizomi per collinetta controllate ovviamente che siano della stessa varietà.
Creare la struttura di sostegno
Vicino al rizoma è necessario costruire una struttura di sostegno che permetta ai tralci di rampicare verso l’alto con facilità (ogni tralcio può raggiungere i 7-8 metri di lunghezza!). A seconda del luogo di coltivazione è possibile sfruttare un muro, una recinzione, una pergola o delle colonne. Se non disponete di queste strutture dovrete allora costruirne una adatta allo scopo.
Ecco le regole base da osservare:
La struttura deve essere alta circa 2,5 - 3 metri, in modo da non rendere difficoltoso il raccolto;
L’area di sviluppo deve essere tale da permettere la crescita di tralci lunghi 6-10 metri;
Se non è possibile sfruttare altre strutture nelle vicinanze piantare dei pali robusti nel terreno;
La struttura deve essere molto robusta considerando che ogni singola pianta può arrivare a pesare fino ad una decina di Kg;
Per facilitare l’arrampicamento dei tralci della pianta è necessario usare reti metalliche o plastiche a maglie molto larghe.
Una soluzione usata spesso e molto efficace è quella di costruire una rete alta circa 3 metri che prosegue in orizzontale per altri 3-4 metri. Questa configurazione faciliterà le operazioni di raccolta e permetterà uno sviluppo totale della pianta.
Un’altra soluzione consiste nel piantare un palo di circa 5 metri e tirare a terra 4-6 cavi, collocando un rizoma alla base di ogni filo, ad una distanza di circa 2 metri dal palo. Questa configurazione occupa pochissimo spazio, ma è consigliata soprattutto a chi deve piantare rizomi della stessa varietà, in modo da non confondersi al momento del raccolto. A causa del peso elevato che può raggiungere è opportuno piantare il palo per almeno 1-1,5 metri.
Un ulteriore sistema consiste nel collegare con un filo-guida l’estremità di 2 o più pali. Al filo può essere poi agganciata una rete per far arrampicare i tralci. Con una distanza fra i pali di 6-8 metri è possibile piantare fino a 3 rizomi di varietà diverse.
Un ultimo consiglio: segnate sempre sulla pianta o su un quaderno l’ordine esatto delle varietà piantate, in modo da non confondervi quando dovrete raccogliere i coni a fine estate.
La coltivazione in casa del luppolo, come avrete sicuramente notato, è un’attività praticamente alla portata di tutti: occorrono soltanto un po’ di spazio, un buon terreno e tanta buona volontà. Rispettando le poche regole descritte in questo articolo è possibile ottenere luppolo di ottima qualità e in grande quantità: da ogni pianta, a seconda della varietà, è infatti possibile raccogliere fino ad una decina di kg di luppolo fresco!
FONTE: http://www.arsbirraria.org/
E vai di Luppolo!! ma non ho capito se è annuale o perenne (in tal caso possiamo farci un pergolato) e poi se una pianta è maschia la dobbiamo buttare via prima delle fioritura??
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