Abitare
RIFIUTI: il compost di casa mia
In natura la sostanza organica non più utile alla vita viene decomposta dai microrganismi presenti nel terreno che la restituiscono al ciclo naturale. Il compostaggio (dal latino compositum = miscelato) imita il ciclo della natura riproducendo, in maniera controllata e accelerata, i processi che restituiscono le sostanze organiche al ciclo di vita. E' forse uno dei metodi di riciclaggio più antichi che siano stati messi in pratica dall'uomo.
Un terzo dei rifiuti che produciamo è costituito dagli avanzi di cucina e dagli scarti della manutenzione dei giardini, che costituiscono lo scarto “umido” od “organico”.
Effettuare la raccolta differenziata dell'umido è molto importante perché quando i rifiuti organici finiscono nelle discariche producono, oltre a fastidiosi odori, anche percolato e biogas, due elementi pericolosi per la qualità dell'acqua di falda e dell'aria. Negli inceneritori i rifiuti organici, che contengono molta acqua, peggiorano il rendimento e favoriscono l'emissione di inquinanti. E' invece consigliabile raccoglierli in maniera separata e inviarli in impianti di compostaggio. Infatti bruciare la frazione organica nei forni recuperando energia rinnovabile, consentirebbe un risparmio di 75 grammi di CO2 ogni chilo di rifiuto organico, a fronte di ben 175 grammi riciclando compost e ben 350 grammi circa producendo prima biogas!
Chi possiede un orto o un giardino ha la possibilità di gestire gli scarti umidi in maniera autonoma attraverso il compostaggio domestico producendo, in tempi relativamente brevi, dell’ottimo terriccio (compost) molto fertile, assolutamente ecologico ed economico, utile per l’orto, il giardino o per rinvasare i fiori.
Per promuovere l'attività di compostaggio domestico alcuni Comuni organizzano, anche in collaborazione con Legambiente, corsi teorico-pratici sulle tecniche di produzione del compost e mettono a disposizione dei cittadini che posseggono un giardino una compostiera. E' comunque facile reperire tutto il necessario in commercio (negozi di giardinaggio o “fai da te”).
La ricetta per produrre un ottimo compost è semplice. Basta lo scarto organico, il “cibo” per gli organismi che operano la trasformazione del rifiuto. Il resto lo fa l'ossigeno dell'aria, indispensabile per la respirazione microbica e la trasformazione delle sostanze organiche, ottenuto semplicemente rivoltando spesso il materiale da compostare e stratificando i diversi tipi di materiale organico. Attenzione: senza ossigeno, infatti, il rifiuto organico sarebbe soggetto alla putrefazione, non si formerebbe humus e si avrebbero odori sgradevoli durante il processo. Altro elemento indispensabile è l'acqua, utile per favorire lo sviluppo dei microrganismi. Per assicurare un livello ottimale di umidità è necessario scegliere un luogo ombreggiato, favorire il drenaggio e, ove necessario, innaffiare il tutto.
Nella compostiera vanno raccolti i rifiuti biodegradabili ridotti in pezzi non troppo grossi, alternando possibilmente strati di materiale secco a strati di materiale umido.
I rifiuti adatti al compostaggio sono:
E' possibile compostare, ma in piccole quantità: gli avanzi di cibo di origine animale e i cibi cotti, le foglie di piante resistenti alla degradazione (come magnolie, faggio, aghi di conifere, castagno) e, con grande attenzione, lettiere di cani e gatti.
In questo modo, nel giro di qualche mese, con un processo del tutto naturale e senza alcun costo è possibile recuperare le sostanze organiche presenti negli scarti, prevenire la produzione di inquinanti, contribuire a contenere la quantità di rifiuti da smaltire (rallentando così l'esaurimento delle discariche e favorendo una miglior combustione negli inceneritori). Il tutto nell'interesse dei nostri orti e dei fiori dei nostri giardini.
Un terzo dei rifiuti che produciamo è costituito dagli avanzi di cucina e dagli scarti della manutenzione dei giardini, che costituiscono lo scarto “umido” od “organico”.
Effettuare la raccolta differenziata dell'umido è molto importante perché quando i rifiuti organici finiscono nelle discariche producono, oltre a fastidiosi odori, anche percolato e biogas, due elementi pericolosi per la qualità dell'acqua di falda e dell'aria. Negli inceneritori i rifiuti organici, che contengono molta acqua, peggiorano il rendimento e favoriscono l'emissione di inquinanti. E' invece consigliabile raccoglierli in maniera separata e inviarli in impianti di compostaggio. Infatti bruciare la frazione organica nei forni recuperando energia rinnovabile, consentirebbe un risparmio di 75 grammi di CO2 ogni chilo di rifiuto organico, a fronte di ben 175 grammi riciclando compost e ben 350 grammi circa producendo prima biogas!
Chi possiede un orto o un giardino ha la possibilità di gestire gli scarti umidi in maniera autonoma attraverso il compostaggio domestico producendo, in tempi relativamente brevi, dell’ottimo terriccio (compost) molto fertile, assolutamente ecologico ed economico, utile per l’orto, il giardino o per rinvasare i fiori.
Per promuovere l'attività di compostaggio domestico alcuni Comuni organizzano, anche in collaborazione con Legambiente, corsi teorico-pratici sulle tecniche di produzione del compost e mettono a disposizione dei cittadini che posseggono un giardino una compostiera. E' comunque facile reperire tutto il necessario in commercio (negozi di giardinaggio o “fai da te”).
La ricetta per produrre un ottimo compost è semplice. Basta lo scarto organico, il “cibo” per gli organismi che operano la trasformazione del rifiuto. Il resto lo fa l'ossigeno dell'aria, indispensabile per la respirazione microbica e la trasformazione delle sostanze organiche, ottenuto semplicemente rivoltando spesso il materiale da compostare e stratificando i diversi tipi di materiale organico. Attenzione: senza ossigeno, infatti, il rifiuto organico sarebbe soggetto alla putrefazione, non si formerebbe humus e si avrebbero odori sgradevoli durante il processo. Altro elemento indispensabile è l'acqua, utile per favorire lo sviluppo dei microrganismi. Per assicurare un livello ottimale di umidità è necessario scegliere un luogo ombreggiato, favorire il drenaggio e, ove necessario, innaffiare il tutto.
Nella compostiera vanno raccolti i rifiuti biodegradabili ridotti in pezzi non troppo grossi, alternando possibilmente strati di materiale secco a strati di materiale umido.
I rifiuti adatti al compostaggio sono:
- gli avanzi di cucina, come gli scarti di frutta e verdura, fondi di caffè, bustine di tè e tisane, gusci d'uovo;
- gli scarti di giardini e orti, come rami e segatura, sfalci d'erba, paglia, foglie secche e scarti di potatura;
- altri materiali biodegradabili, come trucioli di legno non trattato, carta per alimenti, cenere, tovaglioli e fazzoletti di carta (eventualmente si possono aggiungere anche appositi enzimi in vendita nei negozi specializzati).
E' possibile compostare, ma in piccole quantità: gli avanzi di cibo di origine animale e i cibi cotti, le foglie di piante resistenti alla degradazione (come magnolie, faggio, aghi di conifere, castagno) e, con grande attenzione, lettiere di cani e gatti.
In questo modo, nel giro di qualche mese, con un processo del tutto naturale e senza alcun costo è possibile recuperare le sostanze organiche presenti negli scarti, prevenire la produzione di inquinanti, contribuire a contenere la quantità di rifiuti da smaltire (rallentando così l'esaurimento delle discariche e favorendo una miglior combustione negli inceneritori). Il tutto nell'interesse dei nostri orti e dei fiori dei nostri giardini.
- Creare, in un angolo appropriato del giardino il cumulo per il compostaggio. Nessun costo.
- Autocostruirsi una compostiera acquistando una rete inox, un termometro e un telo di copertura. Costo indicativo: 50 euro per l'acquisto dell'occorrente.
- Acquistare una compostiera e l'occorrente già pronto. Costo indicativo 100/200 euro.
INTERVENTO | DIFFICOLTA' | CONVENIENZA |
1) Cumulo in giardino | | |
2) Costruirsi una compostiera | | |
3) Comprare una compostiera | | |
- Alcuni Comuni riconoscono un contributo ai cittadini che praticano il compostaggio domestico riducendo la tassa sui rifiuti. Per ricevere informazioni, contattare l'ufficio ecologia (o l'ufficio tributi) del Comune di appartenenza.
- www.rifiutinforma.it, la sezione del sito della Achab Group dedicata al compostaggio;
- www.compost.it, sito del Consorzio Italiano Compostatori;
- www.ecosportello.org, in particolare, la sezione del sito dedicata al compostaggio domestico
Oh se quando grigliamo poi ci puzza di mierda o di schifezze in generale (tranne quelle che stiamo grigliando) io ti composito il culo
RispondiEliminaIl compostaggio dobbiamo farlo in versione minima, niente avanzi di cibo cosi non attiriamo mosche e animali... serve solo per riutilizzare fogli, alberi potati, caccole cosi non sobbiamo neppur bruciarli e ci tornano molto utili concimare!
RispondiElimina